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I ricercatori della Washington University hanno sequenziato il genoma sia delle cellule sane che di quelle tumorali identificando i geni mutati che sono poi causa del melanoma.
Per combatterlo gli scienziati hanno sperimentato un nuovo vaccino personalizzato incentrato sulle mutazioni genetiche del tumore in ogni paziente, utilizzando appunto delle cellule dendritiche.
Così, dopo la somministrazione del vaccino, si è scoperto che vengono stimolati i linfociti T killer, categoria di globuli bianchi in grado di identificare i neoantigeni.
Ogni paziente malato, spiegano gli esperti, ha diverse cellule tumorali, e di queste vengono scelte quelle più adatte per la produzione del vaccino.
Appena le cellule vengono stimolate, queste riconoscono i neoantigeni del tumore.